Il robusto carattere dell’Irlanda
Riprendiamo il nostro viaggio in Irlanda percorrendo l’Atlantic Drive, una strada panoramica che si snoda tra lievi pendii e pianure di brughiera e ci dirigiamo ad Achill Island, l’isola irlandese più estesa che si protende nel Nord Atlantico e riserva ai visitatori uno spicchio d’Irlanda dal sapore autentico con i suoi piccoli villaggi di artigiani, allevatori, pescatori e baie immense dove i più temerari si dedicano al surf estremo.
Sotto a un verdissimo pendio scorgiamo una baia molto estesa, si tratta di Keel Beach e noi la raggiungiamo. Il vento è davvero forte e i cavalloni fragorosi non invitano certo alla balneazione, ma qualche sportivo prova a cavalcare le onde col proprio surf e qualcuno è davvero bravo. Noi ci accontentiamo di una passeggiata; la spiaggia è deserta, sotto ai nostri piedi la ghiaia, sopra le nostre teste una coltre di nuvoloni neri scivola via veloce e l’unico suono che ricopre tutto è quello del vento. E’ come essere in un quadro dai contrasti forti, un’occasione per assaporare il clima e l’ambiente indiscutibilmente e tipicamente irlandesi.
Poco segnalato dalle mappe turistiche è Rockfleet Castle e per arrivarci si deve percorrere una stradina veramente stretta. A guardalo bene non si direbbe propriamente un castello, si tratta di una torre sobria, essenziale, un roccione ancorato ai margini di una laguna sul quale aleggia la leggenda di un’indomita piratessa, un’eroina irlandese che dopo aver combattuto per mare contro le navi inglesi ha voluto erigere questa fortezza, dal nome appropriato, come sua residenza per poter rievocare e lasciare nei secoli la testimonianza delle sue battaglie e delle sue conquiste.
Procediamo il nostro viaggio per visitare la zona del Connemara, un territorio intriso d’acqua dove il mare penetra nella costa creando insenature con spiagge paradisiache e fiordi e dove all’interno tra greggi di pecore, torbiere e specchi d’acqua è possibile gustarsi il panorama pedalando su sentieri e ponticelli di legno. Ci fermiamo nella cittadina di Clifden, un paese curato, con case accoglienti e giardini fioritissimi, che offre servizi di buon livello ai turisti di passaggio. Noi alloggiamo in un B&B situato ai margini di una magnifica scogliera che ci riserva una vista insuperabile sul mare e sul centro del paese.
In questo territorio costiero particolarmente frastagliato, il mare si insinua nel litorale formando delle bianche spiagge, alcune di impareggiabile bellezza, come le singolari spiagge Gurten e Dog’s Bay la cui caratteristica è quella di essere gemelle speculari; un’appendice di terra si allunga sul mare e ai lati scopre due spiagge di sabbia bianchissima, un’attraente rivelazione che ci invita a rimanere in questo posto spettacolare e ad immortalarlo con numerosi scatti fotografici. Dopo una giornata impegnata in lunghe passeggiate e trekking sulla scogliera rientriamo a Clifden che ci fa scoprire la vocazione degli irlandesi per la musica; infatti scegliamo di trascorrere la serata in un pub dove, oltre al buon cibo, restiamo in compagnia dell’ottima musica suonata dal vivo da un duo molto promettente. Riprendiamo la strada vero l’interno del Connemara e viaggiamo tra prati di erica, laghi e boschi incantevoli, ci sono pochissime auto e questo ci permette di viaggiare lentamente per assaporare fino in fondo questi magnifici luoghi.
Facciamo una tappa per verificare da vicino cosa siano le zolle di terra accatastate nel bel mezzo dei campi, per scoprire che si tratta di torba estratta a mano dai residenti per farne combustibile che alimenterà le stufe durante i lunghi inverni, chissà se brucerà bene anche nel caminetto di casa nostra!
Arriviamo ad Ashford Castle, un monumentale castello trasformato in Hotel a cinque stelle di cui è visitabile solo il curatissimo parco che si affaccia su un incantevole lago. E dopo questa superba visita, ci lasciamo alle spalle il Connemara ed entriamo nella contea di Galway alla volta del paesino di Kinvara e andiamo a visitare Dunguaire Castle, un castello in parte crollato, ma che riserva un fascino particolare specchiandosi nelle acque del porticciolo del paese.
Kinvara è un piccolo centro abitato con un minuscolo e suggestivo porto dove ci fermiamo per la cena in un caratteristico ristorante molto curato e dalla calorosa accoglienza.
Il giorno seguente riprendiamo la strada per Doolin e saliamo in cima alla collina per raggiungere la torre e godere dell’ottima vista sulle isole Aran. Troviamo che anche Doolin sia un paese molto caratteristico e da queste parti è famosa la lavorazione della lana adatta alla produzione artigianale di maglieria particolarmente calda. Ci rechiamo in un negozio specializzato in capi di abbigliamento fabbricati con lana di pecora merino e ben presto mi innamoro di un cappottino che son certa userò il prossimo inverno con una punta di nostalgia ricordando questi incantevoli luoghi. Chiediamo al navigatore di indicarci la strada per raggiungere un sito molto famoso: Cliff of Moher. Essendo molto conosciuto questo luogo è inevitabilmente affollato, ma l’impeccabile organizzazione non lo fa pesare per niente; c’è un ampio parcheggio e un centro visitatori che offre dell’ottimo materiale informativo riguardo al sito.
Prima di salire sulle scogliere più famose d’Irlanda, andiamo sulla torre adiacente da dove la scogliera si rivela nella sua lunga corsa sul mare con i suoi duecento metri di altezza e otto chilometri di lunghezza. Quindi iniziamo la camminata lungo la scogliera per ammirare la ruvida falesia e cercare di scorgere qualche nido delle varie specie di uccelli di mare. Mi avvicino al bordo per guardare in basso e un brivido mi avvolge lo stomaco, ma è talmente magnifico il panorama che riesco a resistere anche alle vertigini.
Lasciamo la costa e il mare per dirigerci verso la strada del ritorno, ma prima visitiamo la bella città di Limerick passeggiando lungo il fiume Shannon approfittando della bella giornata di sole, poi proseguiamo per la bella cittadina di Kilkenny molto apprezzata dai turisti per i bei locali, la birra, il famoso Whiskey irlandese e il castello del centro cittadino con il parco sempre aperto ai visitatori. Ed infine ci aspetta il traghetto che ci porterà a Fishguard nel Galles e poi la strada verso casa durante la quale progetteremo il nostro prossimo viaggio.
Manuela Barzan